Un cittadino di Casteggio: Politica e decisioni - Ci vuole partecipazione

MERCOLEDÌ, 09 GENNAIO 2008

Ha ragione Giorgio Boatti. Occorrono segnali fattivi, esempi concreti per dimostrare che «qualcosa è in corso di cambiamento» in questa nostra provincia. Al pressante e civico invito a «badare al sodo» e a restare «con i piedi per terra», io aggiungerei l’altrettanto pressante e civica richiesta di «partecipazione».
Una parola così importante e decisiva non trova, a tutt’oggi, una concreta rappresentanza nelle pubbliche amministrazioni del nostro territorio. Non mi risulta infatti che nei tre Comuni principali e nell’Amministrazione provinciale esista una delega, un assessorato alla partecipazione. Alla partecipazione intesa come fondamento della democrazia rappresentativa. Alla partecipazione che, come dimostrano diverse esperienze consolidate, si articola in bilanci partecipativi, forum telamatici deliberativi, progettazione partecipata, rendicontazione sociale.
In una parola in politiche che si propongono di promuovere e attivare la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte e soprattutto ai processi decisionali della comunità locale. Alle scelte ma anche al futuro di una comunità, perché è solo attraverso l’assunzione e la diffusione di pratiche di democrazia partecipativa che un ente territoriale può progettare e coinvolgere non solo razionalmente i propri cittadini.
Gli esempi di partecipazione presenti in questa nostra provincia, penso ad Agenda 21, alla e-democracy e ai relativi siti attivati dai Comuni di Pavia e Vigevano, sono segnali purtroppo disorganici che rischiano di diventare «riserve indiane». La partecipazione o informa e indirizza tutta l’attività amministrativa di un ente o non è. O diventa una precisa modalità e prassi di governo o non è.
Giovedì 17 gennaio a Modena, Comune all’avanguardia nei processi partecipativi, si svolge il seminario «Processi decisionali pubblici e governance nelle scelte di sviluppo del territorio», mentre a Scandiano il 14 dicembre scorso si è tenuto l’incontro «Esperienze di democrazia partecipativa in Emilia Romagna». Già, ma chi potrà o avrebbe potuto parteciparvi, visto che non esistono uffici ed assessori alla partecipazione?
Mario Cantella Casteggio

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